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Colour Rush!
Un’installazione di Sabine Marcelis

L’installazione annuale al Vitra Schaudepot svela ogni volta aspetti inediti della collezione del Vitra Design Museum. In esposizione fino a maggio del 2024, la presentazione “Colour Rush! Un’installazione di Sabine Marcelis” è dedicata interamente al colore. Invitata dal Vitra Design Museum, la designer olandese Sabine Marcelis ha trasformato lo Schaudepot, in maniera tanto semplice quanto significativa, suddividendo per colore le circa quattrocento opere esposte. L’installazione mostra la collezione da nuove prospettive, producendo al contempo affascinanti riferimenti trasversali tra periodi e stili, oltre ad assicurare ai visitatori un’esperienza coinvolgente e di grande impatto. La presentazione è completata da oggetti storici e contemporanei e da documenti provenienti dagli archivi museali, che illustrano il modo in cui designer di epoche diverse hanno affrontato il tema.
Il nostro mondo trabocca di colore. Le varie sfumature scatenano emozioni, agevolano l’orientamento, indicano funzioni o pericoli e contraddistinguono identità culturali, politiche, professionali o religiose. Sebbene ognuno di noi percepisca i colori a modo proprio, tutte le epoche e le culture sono caratterizzate da simboli e tradizioni che si distinguono sulla base di tonalità specifiche. Questo è uno dei motivi per cui i colori svolgono un ruolo essenziale nell’interior design, nella moda e negli spazi pubblici. Tuttavia, i colori che scegliamo per la casa e l’abbigliamento rivelano anche le predilezioni personali e le tendenze contemporanee. Alcuni architetti, artisti e designer rendono riconoscibile il proprio marchio, grazie alla loro particolare maniera di usare il colore, basti pensare a Le Corbusier, Yves Klein o Hella Jongerius.
Un vero e proprio omaggio al ruolo svolto dal colore nel design attraverso ogni epoca e stile, l’annuale allestimento del Vitra Schaudepot lo pervade di un mare di colori, offrendo un’esperienza quasi fisica. I visitatori scoprono contrasti, tonalità e intensità e imparano a comprendere l’effetto aggiuntivo su materiali e sulle superfici. “Colour Rush!” dimostra il motivo per cui la scelta attenta di tonalità e sfumature è così fondamentale per la casa e in particolare per il design di arredi: i colori naturali tendono a suggerire un’atmosfera accogliente; le tonalità vivaci denotano atteggiamenti anticonformisti; le superfici grezze non trattate possono esprimere una filosofia minimalista o purista.
Il nostro mondo trabocca di colore. Le varie sfumature scatenano emozioni, agevolano l’orientamento, indicano funzioni o pericoli e contraddistinguono identità culturali, politiche, professionali o religiose. Sebbene ognuno di noi percepisca i colori a modo proprio, tutte le epoche e le culture sono caratterizzate da simboli e tradizioni che si distinguono sulla base di tonalità specifiche. Questo è uno dei motivi per cui i colori svolgono un ruolo essenziale nell’interior design, nella moda e negli spazi pubblici. Tuttavia, i colori che scegliamo per la casa e l’abbigliamento rivelano anche le predilezioni personali e le tendenze contemporanee. Alcuni architetti, artisti e designer rendono riconoscibile il proprio marchio, grazie alla loro particolare maniera di usare il colore, basti pensare a Le Corbusier, Yves Klein o Hella Jongerius.
Un vero e proprio omaggio al ruolo svolto dal colore nel design attraverso ogni epoca e stile, l’annuale allestimento del Vitra Schaudepot lo pervade di un mare di colori, offrendo un’esperienza quasi fisica. I visitatori scoprono contrasti, tonalità e intensità e imparano a comprendere l’effetto aggiuntivo su materiali e sulle superfici. “Colour Rush!” dimostra il motivo per cui la scelta attenta di tonalità e sfumature è così fondamentale per la casa e in particolare per il design di arredi: i colori naturali tendono a suggerire un’atmosfera accogliente; le tonalità vivaci denotano atteggiamenti anticonformisti; le superfici grezze non trattate possono esprimere una filosofia minimalista o purista.
Riflettendo sulle molte forme di utilizzo del colore, alcuni designer hanno sviluppato i propri sistemi e teorie. Tra gli esempi più famosi figurano l’architetto Le Corbusier, che ha ideato una palette di tonalità meticolosamente digradanti, e il designer Verner Panton, i cui vivaci colori comunicavano l’atmosfera hippy degli anni ’60 e ’70. La presentazione è arricchita dagli affascinanti documenti dagli archivi del Vitra Design Museum: i bozzetti e le note di Verner Panton mostrano come ha lavorato sul suo sistema cromatico, mentre i campionari e i disegni tecnici di Alexander Girard, Hella Jongerius e altri, propongono nuove chiavi di lettura del loro approccio al colore. Eppure l’arte e design non sono gli unici punti di vista tramite i quali ci si può avvicinare al colore. Dall’antichità a oggi, studiosi e scienziati hanno cercato di sviluppare sistemi standardizzati per la classificazione dei colori sulle base delle varie qualità. Gli esempi presentati nel Vitra Schaudepot – RAL, Munsell, Pantone Matching Systems – sono i sistemi attualmente più diffusi nel nostro variopinto mondo, dai negozi di ferramenta, ai colorifici, alla progettazione di arredi d’interni.
Lo studio del colore è fondamentale nell’opera di Sabine Marcelis, che ha creato il nuovo allestimento annuale del Vitra Schaudepot. I suoi progetti sono caratterizzati dalle superfici lucide, le gradazioni di colori pastello e i riflessi. Marcelis ha consolidato la sua attività nell’ambito della progettazione di lampade e arredi; sono note le sue collaborazioni con marchi quali Celine o Hem, che porta avanti dal suo studio, con sede a Rotterdam. Per “Color Rush!”, la designer olandese ha collaborato con i curatori della collezione per selezionare quasi quattrocento oggetti, che rappresentano gruppi cromatici diversi e sono esposti su sfondi traslucidi di varie tonalità. Le gradazioni di colore che ne derivano creano un’esperienza coinvolgente, che trasmette una notevole comprensione della collezione del museo e della variopinta storia del design moderno.
Lo studio del colore è fondamentale nell’opera di Sabine Marcelis, che ha creato il nuovo allestimento annuale del Vitra Schaudepot. I suoi progetti sono caratterizzati dalle superfici lucide, le gradazioni di colori pastello e i riflessi. Marcelis ha consolidato la sua attività nell’ambito della progettazione di lampade e arredi; sono note le sue collaborazioni con marchi quali Celine o Hem, che porta avanti dal suo studio, con sede a Rotterdam. Per “Color Rush!”, la designer olandese ha collaborato con i curatori della collezione per selezionare quasi quattrocento oggetti, che rappresentano gruppi cromatici diversi e sono esposti su sfondi traslucidi di varie tonalità. Le gradazioni di colore che ne derivano creano un’esperienza coinvolgente, che trasmette una notevole comprensione della collezione del museo e della variopinta storia del design moderno.
Data della pubblicazione: 23.05.2022
Immagini: © Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022; graphic design: Judith Brugger